la storia

CONOSCIAMO I GRECI

Che tu sia straniero o che tu sia acheo

se arrivi dal mare approdi al Pireo,

percorri la strada che va alla città

e nel centro ci trovi la grande agorà.

Attorno si snoda il quartier dei vasai

Per le cui vie c'è un gran via vai.

In cima all'Acropoli c'è il Partenone

Che verrà distrutto da un'esplosione.

Per entrare nell'area sacra agli dèi

Tu passa il portale dei propilei.

ASIA DI QUINTA B 

LA STATUA CHE VEDI INNALZARSI MAESTOSA 

E' QUELLA DI ATENA LA DEA VITTORIOSA 

CHE DOMINA IL COLLE E  SI VEDE DAL MARE 

LA LANCIA SPLENDENTE LE NAVI A GUIDARE  

SI CHIAMA ERETTO 

E A ZEUS E' DEDICATO  IL PORTALE E' SORRETO

 DA STATUE DI DONNE CHIAMATE CARIATIDI ,

CHE FAN DA COLONNE

ALEX DI QUINTA B


MATTIA BACCI DI QUINTA B SCRIVE:

Gli atenesi inventarono e amavano il teatro .

RAPPRESENTAVANO  le commedie, che erano le parti felici del teatro, e le tragedie, che erano le parti tristi del teatro .

I GRECI FURONO DEI BRAVISSIMI VASAI

RICCARDO DI 5^ A SCRIVE:

Mi piace molto studiare i Greci, perché erano degli artisti. Creavano i vasi con ogni forma e davano ad ognuno un nome particolare. In ogni vaso dipingevano la greca. Anche i loro dei avevano un nome per ognuno e Zeus era il loro capo. Ognuno aveva un proprio potere. Mi piacerebbe visitare la Grecia perché ci sono molti monumenti storici oltre ad un mare bellissimo.    

RICCARDO 5^ A SCRIVE:  

Gli antichi greci, oltre che al commercio, si dedicavano all'artigianato. Costruivano bellissimi vasi e bellissime anfore di ceramica, argilla e altri materiali. I vasi erano usati per il trasporto di prodotti agricoli ed erano decorati con scene di vita quotidiana.  

La greca negli antichi tempi veniva usata dai Greci per decorare alcune stanze, i vasi, i vestiti...

LORENZO 5^ A


CARLO DI QUINTA A SCRIVE:

L' ALIMENTAZIONE DEI GRECI

I Greci venivano chiamati "MANGIATORI DI FARINA", perchè mangiavano sopprattutto una focaccia fatta con farina di frumento.

A pranzo mangiavano formaggio, pesce, fichi, olive, legumi, cipolle, aglio, frutta secca e  per cena zuppe di verdure e cereali, mentre per condire o cucinare i cibi usavano l' olio d' oliva.

La carne era costosa infatti le famiglie povere la mangiano solo in occasione dei sacrifici offerti alle divinità e la farcivano con il miele.

Oltre all' acqua bevevano anche il vino, solo annacquato.

Il banchetto per i greci è un vero rituale: essi mangiano stando sdraiati su un DIVANO-SDRAIO, davanti al quale sono disposti piccoli e bassi banchetti su cui sono poggiati i piatti con le vivande.

I cibi già tagliati sono serviti su piatti di vario genere e presi con le mani.

Al banchetto segue l'androceo, cioè il momento in cui gli uomini si riuniscono per scambiarsi idee e opinioni; accompagnano questo momento bevendo vino e mangiando cibi stuzzicanti, soprattutto formaggio e dolci.

LUCA QUINTA B

SIMONE DI 5^ A SCRIVE: 

L'immagine viene decorata con una cornice greca e vengono raffigurate delle pietanze. Su questo disegno ci sono rappresentati i Greci che mangiano sdraiati su dei tavoli e poi di fronte hanno dei tavoli piu piccoli dove vengono appoggiati i cibi, in quei momenti gli uomini parlavano e scambiavano idee, mangiando e bevendo vino.

Questa foto rappresenta come erano le case dei Greci con: un cortile interno, una piscina, dei terrazzi affacciatI al cortile interno, una sala per i banchetti usata, però, solo dagli uomini...

ALEX VOLTOLINA 5^ A

MATTIA PERINI DI 5^ B SCRIVE:

LA SCUOLA NELL'ANTICA GRECIA

Nell'antica Grecia, le donne accudivano i propri figli con l'aiuto delle schiave di casa.

I bambini trascorrevano i primi anni della loro vita nel gineceo, giocando con animali domestici, animaletti di legno, con la palla e le bambole. Inoltre si divertivano con l'altalena.

A sette anni i figli maschi delle famiglie ricche andavano a scuola, dove erano seguiti da un maestro.

Le femmine invece stavano a casa e imparavano a fare i lavori domestici.

A scuola i bambini imparavano a contare, a leggere e a scrivere in tavole di legno ricoperte di cera.

Per scrivere utilizzavano dei bastoncini chiamati stilo.

L'alfabeto che utilizzavano si chiama fonico e deriva dai fenici, ma lo avevano perfezionato aggiungendo le vocali.

Nella scuola si imparava anche la musica.

Tra gli strumenti più belli c'erano il flauto e la cetra.


SARA DI QUINTA B SPIEGA CON IMMAGINI I GIOIELLI E I TRUCCHI DELLE DONNE GRECHE

CHIARA DI 5^ B SCRIVE:

L'abbigliamento

i Greci indossavano una tunica

durante la notte serviva solo togliere la cintura.

Erano di moda anche i mantelli...

le persone più importanti si agghindavano con  bracciali , orecchini

e le donne si mettevano il rossetto e anche si truccavano.

LE DIVINITA' GRECHE

Abbiamo studiato le DIVINITÀ e abbiamo visto il loro simboli.

Le divinità che mi sono piaciute di più sono : ZEUS e ARES .

Carolina Boscolo 5° A

                                    FRANCESCO DI 5^A SCRIVE:

    ZEUS
Zeus nella religione greca è il re, sovrano degli dèi, il capo dell' Olimpo, il dio del cielo e del tuono. I suoi simboli sono: la folgore, il toro, l' aquila e la quercia.
Nella maggior parte delle leggende o miti era sposato con Era ( protettrice del matrimonio 
e dei figli ).
Tradiva, però, spesso la sua sposa.

Tra i suoi enormi poteri egli aveva quello di tramutarsi in qualsiasi cosa volesse.

Apollo era figlio di Zeus e di Leto.

Era dio di tutte le arti, musica, poesia, agricoltura e del bestiame. Eternamente giovane, Apollo proteggeva i ragazzi. I suoi simboli sono: il sole, la lira, l'arco e le frecce, il topo. Era il fratello di

Artemide.

SARA DI 5^ A SCRIVE:

Ho scelto di commentare il disegno di  Carolina , perché mi piacciono i suoi colori , come è stato disegnato e con che amore ci ha messo per farlo. Quel disegno sembra fatto da un pittore , non da una bambina . Ha raffigurato due Divinità : Ares, dio della guerra e Zeus suo padre, Dio di tutti gli dei e Dio del cielo e del fulmine. 


ILARIA QUINTA B DESCRIVE ERA ED ATENA

ERA E' LA REGINA DEGLI DEI, PROTTETRICE DEI MATRIMONI ,MOGLIE DI ZEUS. I SUOI SIMBOLI SONO IL MELOGRANO, LA CORONA, LA MUCCA.

ATENA E' LA DEA DELLA SAGGEZZA DELLA SAPIENZA DELLA GUERRA STRATEGICA. I SUOI SIMBOLI SONO LA CIVETTA E L'ULIVO. E' PROTTETRICE DELLA CITTA' DI ATENE. IL TEMPIO A LEI DEDICATO E' IL PARTENONE,IL PIU' IMPORTANTE MONUMENTO DELLA CITTA'.


ALEX P. DI QUINTA B  DESCRIVE APOLLO

APOLLO E' DIO DI TUTTE LE ARTI, DELLA MEDICINA E DEL SOLE.

SIMONE DI QUINTA A SCRIVE:

Poseidone

Poseidone è il dio del mare e dei terremoti nella mitologia greca, è il figlio di Crono e Rea e fratello di Zeus e di Ade ed è uno dei dodici dèi dell'Olimpo. La sua sposa è la ninfa Anfitrite e i suoi figli sono Tritone, Roda (protettrice dell'isola di Rodi), Cimopolea e Bentesicimia. Il suo simbolo è il tridente e gli animali sacri sono il cavallo, il toro e il delfino. La sua figura corrispondente nella mitologia romana fu Nettuno. Poseidone secondo la mitologia sconfisse assieme ai fratelli il padre Crono e tutti i Titani che furono gettati e imprigionati nel fiume Tartaro.

ELEONORA DI QUINTA B DESCRIVE:

AFRODITE.

Afrodite deriva da afro cioè schiuma, è nata dall' onda del mare.

Tutte le dee erano invidiose di lei, perché era la più bella; il suo carro era trainato da passeri, colombe e cigni.

Afrodite significa Venere.


SARA 5^ A 

Descrive  AFRODITE

AFRODITE è un Dea greca . Dicono che il suo nome derivi da Afro (schiuma del mare ), e che sia nata da un' onda. Viene raffigurata con il corpo adorno di rose e mirtilli e con un solo velo a dosso. Lei girovagava in un carrozza trainata da cigni , da passeri e colombe. Era circondata da ninfee e da corteggiatori festanti. Tutte le dee erano gelose di lei : era la dea più bella


NOI BAMBINI ABBIAMO ABBINATO LA TECNICA ZENDANGLE ALLE ILLUSTRAZIONI GRECHE

che cos'è la tecnica ZENDANGLE?

ZENTANGLE: un tipo di disegno che serve come mezzo catalizzatore per la meditazione, un metodo inventato e registrato dagli americani Rick Roberts and Maria Thomas per raggiungere gradi di meditazione profondi.

Ci serve di più come strumento per imparare a concentrarci sul foglio senza ammettere distrazioni e per gestire la fluidità del gesto in maniera da rendere il nostro disegnare un gesto semplice, fatto di movimenti pensati ma liberi da vincoli, dove anche l'errore può diventare un arricchimento all'opera. Ci serviremo dello stile Zentangle per superare la paura di sbagliare e imparare ad usare la parte destra del nostro cervello per disegnare...questo almeno sarà il primo passo!


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